Open RAN, tra rischi e opportunità
Giovedi’ scorso Rakuten Mobile e Telefonica hanno firmato un accordo per collaborare sul O-RAN di cui la giapponese e’ il piu’ illustre pioniere. Piu’ volte abbiamo enfatizzato quanto il 5G sia importante. Il 3G ha reso possibile, tra le altre cose, il commercio on-line, i social networks, l’utilizzo di piattaforme digitali, lo streaming, il remote working/learning. Il 5G permettera’ che tutto questo funzioni estremamente meglio. Ma non solo. Introdurra’ applicazioni oggi non possibili. Permettera’ alle auto di muoversi senza conducente. Permettera’ il decollo della robotica, migliorando l’efficienza e riducendo i rischi umani per le attivita’ pericolose. Permettera’ enormi passi avanti nella medicina: le operazioni chirurgiche a distanza, l’acquisizione e l’ininterrotta trasmissione di dati clinici, la rilevazione di casistiche ricorrenti e la loro elaborazione in tempo reale. Permettera’ di ridisegnare la lavorazione industriale, eliminando barriere fisiche e arrivando a livelli di flessibilita’ prima impensabili. Permettera’ il decollo dell’IoT, della realta’ virtuale e delle Smart Cities. Permettera’ un’accelerazione nella disponibilita’ di connessione in aree remote. E molto altro. Gli utenti si moltiplicheranno. Ogni veicolo, mucca, orologio, ad esempio, avra’ probabilmente una connessione 5G indipendente. Dopo la forzata uscita di Huawei voluta dagli USA e supportata da quasi tutte le altre potenze occidentali, i rimanenti player sono rimasti Ericsson, Nokia e Samsung. Il 5G rappresenta una grande opportunita’ per gli operatori telefonici ma anche enormi investimenti. Tre societa’ quindi a spartirsi tra i 500 miliardi e un trilione di dollari di investimenti nei prossimi 10 anni. Tuttavia una nuova tecnologia sembra gradualmente emergere, che probabilmente potra’ aumentare il numero di player nella costruzione del network 5G, abbassare i costi e accelerare l’implementazione di queste autostrade virtuali. Questa tecnologia si chiama Open Radio Access Network (O-RAN). Un network mobile e’ formato da una componente hardware chiamata RAN (costituita da molti elementi quali MIMOs, Multiplexer, Wi-FVBT modules, Baseband modems, PMICs, Transceivers, Switches, Filters, LNAs, GPS Modules, etc) e una componente software che gestisce e processa i dati. Normalmente hardware e software devono essere forniti dallo stesso vendor per funzionare. L’architettura O-RAN permette di separare il fornitore di software da quello di hardware. Questo apre la porta a nuove societa’, aumentando la competizione e abbassando i costi. Entrano cosi’ gradualmente nella rosa dei titoli esposti al 5G nuovi nomi interessanti dando all’investitore nuove possibilita’ di investimento e diversificazione su questo trend. Ci si domanda se questo puo’ ledere le future opportunita’ di societa’ come Ericsson, Nokia o Samsung. Iniziando da Samsung, questa presenta un business molto diversificato e la componente telecom equipment e’ ancora molto limitata rispetto alle altre divisioni. Tuttavia Samsung ha un’offerta non ancora completa sul 5G e una O-RAN gli permette di fornire le parti nel network in cui e’ presente. Quindi per Samsung Electronics la O-RAN e’ sicuramente positiva. Per Ericsson e Nokia si puo’ dire che la O-RAN non e’ positiva, ma neanche troppo negativa. La torta e’ grande e comunque loro rappresentano i leader sia sulla parte hardware che software. Inoltre il prezzo del software e’ incomprimibile (come riconosce Rakuten stessa) e la competizione sara’ sulla parte hardware dove la marginalita’ e’ ridotta. Nokia lavora gia’ con Rakuten e probabilmente a breve sara’ raggiunta da Ericsson. Infine una parola ancora sulla valutazione di Nokia. Solida (15% della capitalizzazione in net cash). La societa’ tratta 8x il reddito operativo del 2021 e ha un ebit margin, escluso la parte di royalties legata ai passati brevetti, del 5%. Non distanti da un automaker. Da qui non si puo’ che migliorare. La societa’ e’ scesa molto sulla perdita del suo maggiore cliente Verizon, passato a Samsung. Verizon contava per circa il 5% delle vendite di Nokia. Il titolo ha perso in capitalizzazione il valore di 4 anni di vendite perse con Verizon (al 5% di EBIT margin..). Un po’ troppo. Davanti a noi, il 29 ottobre, la presentazione dei risultati da parte di Pekka Lundmark, nuovo CEO. Probabile un po’ di “kitchen sinking”, ovvero la consuetudine dei nuovi CEO di abbassare le aspettative per poi avere meno problemi a superarle. Ma il mercato un po’ se lo aspetta.
Sognando Pfizer
Sabato sono stati pubblicati i dati sulla sperimentazione del vaccino di AstraZeneca e dell’universita’ di Oxford. Emerge che il caso di mielite trasversa riscontrato di recente, che porto’ al blocco temporaneo della sperimentazione clinica su volontari, non e’ l’unico riscontrato. Un altro caso era stato registrato a luglio, ma questo non porto’ all’interruzione della sperimentazione perche’ emerse che il paziente era a sua insaputa, gia’ precedentemente all’assunzione del vaccino, affetto da sclerosi multipla, una patologia che spesso e’ associata alla mielite trasversa. La mielite trasversa e’ relativemente rara (1 su circa 260k persone si ammala in UK ogni anno) e l’emergere di due casi tra gli 8k vaccinati in UK risulta sospetto. Il regolatore UK ha comunque ritenuto che la patologia non fosse connessa col vaccino (o che il rischio fosse sopportabile in considerazione al beneficio) e ha permesso la ripresa della sperimentazione, che e’ riiniziata in UK e Brasile. Tuttavia la FDA non ha ancora permesso la ripresa della sperimentazione negli USA e ha chiesto ulteriori informazioni al regolatore UK. Questo chiaramente getta un’ombra sul vaccino la cui approvazione e’ ora meno certa e in ogni caso richiedera’ piu’ tempo. Ricordiamo che decine di milioni di dosi di questo vaccino sarebbero gia’ pronte ad essere somministrate e circa 3 miliardi di dosi sono state ordinate. Un miliardo di dollari e’ stato il contributo pubblico al progetto. Un eventuale suo abbandono sarebbe una bella delusione per chi, come noi, si attende una veloce normalizzazione dell’economia all’inizio delle vaccinazioni. Sempre in settimana Moderna ha comunicato che il suo vaccino difficilmente potra’ essere pronto in novembre e ha indicato fine anno o inizio 2021 come data piu’ affidabile. Adesso le speranze si concentrano sul vaccino di Pfizer che dovrebbe essere pronto per la pubblicazione dei risultati (e l’eventuale richiesta dell’approvazione di emergenza) a fine ottobre. Intanto in settimana 2 vaccini cinesi della Sinopharma hanno ottenuto un’approvazione di emergenza negli Emirati Arabi. La Cina ha gia’ iniettato questi vaccini a centinaia di migliaia di soggetti impegnati in prima linea negli ospedali, mentre proseguono l’ultima parte della sperimentazione. La comunita’ scientifica rimane tiepida verso questi vaccini per ora, ma la prima approvazione di emergenza da parte di un paese straniero depone bene. Crediamo che in caso di estrema difficolta’ altri paesi potrebbero concedere tale autorizzazione al questi vaccini.
Sul fronte medicinali a base di anticorpi sintetici, Ely Lilly ha riportato risultati positivi a meta’ della sperimentazione del suo prodotto. Regeneron dovrebbe essere la prima societa’ a uscire con questo tipo di prodotto e dovrebbe riportare risultati preliminari a fine settembre. Se positivi e’ possibile la somministrazione gia’ da fine ottobre. Tuttavia questo tipo di prodotti non possono competere con i vaccini in termini di veloce producibilita’ e costo. Possono essere tuttavia molto utili in caso di seconda ondata, per ridurre le ospedalizzazioni e la letalita’ della malattia.
Intanto negli Usa sale di nuovo la media settimanale di nuovi casi (da 35k a 42k). Scendono nettamente in Spagna (da 8500 a 4200 la media giornaliera a 7 giorni). Salgono ancora in Francia (da 8200 a 9700), Olanda (da 1000 a 1500), Belgio (da 600 a 1200) e UK (da 3000 a 3600). In Germania salgono leggermente (da 1300 a 1600). Italia e Svizzera rimangono stabili (rispettivamente a 1400 e 400). In Giappone e Corea anche stabili e molto bassi (500 e 100, rispettivamente). Nei paesi emergenti segnaliamo la continua discesa in Brasile e una prima stabilizzazione in India. Il Messico segue gli USA e il Brasile nel miglioramento (da 5000 a 4300). Mentre l’Indonesia (da 3400 a 3700) segna nuovi massimi. In generale la mortalita’ e’ bassa. Con l’eccezione degli USA, dove fattori di obesita’ diffusa concorrono ad alzarla nettamente.
L’avvicinarsi dell’autunno nell’emisfero boreale, i casi in generale aumento e il venir meno dell’imminente catalyst legato al vaccino dell’AstraZeneca, inevitabilmente provocano un po’ di vuoto d’aria. Un’ennesima abbozzata e super dovuta rotazione settoriale si tramuta cosi’ in
una generalizzata debolezza del mercato. Settori come le airlines e le banche vengono ripresi di mira un po’ dappertutto. Questo nonostante i segnali siano rassicuranti (BNP conferma i suoi obiettivi e Bank of America parla di scenario migliore del previsto in termini di qualita’ del credito). La Fed annuncia un nuovo stress test dove rendera’ pubblici i dati di ciascuna istituzione. Questo aumentera’ visibilita’ e fiducia sulla tenuta di queste istituzioni. La BCE riduce i limiti sul leverage ratio, liberando altri 73 bln euro di capitale e aumentando la flessibilita’ delle banche dell’eurozona.
Soldi, soldi, soldi
Unibail-Rodamco, il secondo piu’ grosso proprietario e gestore di centri commerciali al mondo, dopo aver perso il 70% in borsa da febbraio, lancia un aumento di capitale che sembra voler scongiurare un peggioramento della situazione che renderebbe la richiesta di capitale al mercato impossibile. L’aumento da 3,5 miliardi di euro e’ completamento sottoscritto dalle stesse banche che detengono il suo debito. Allo stesso tempo Europcar, che aveva ottenuto un finanziamento in aprile garantito dallo stato, inizia un processo di ristrutturazione del debito. Il business e’ molto interessante e va nella direzione del trend di mercato (calo del possesso delle auto, urbanizzazione, auto verdi e autonome), ma la dipendenza dagli spostamenti e’ in questa fase letale. Attendiamo l’aumento di capitale di TUI, un altro a breve dell’operatore di crociere Carnival e la finalizzazione di quello di British Airways. E’ di poche ore fa che RollsRoyce e’ andata a bussare alle porte dei fondi sovrani per un’iniezione di liquidita’. Il mondo non si puo’ permettere un altro lockdown e i politici lo sanno. Meglio anticipare con misure preventive e gestire al meglio l’eventuale peggioramento della crisi.
Rumori
In questo contesto un po’ grigio non si puo’ tuttavia non notare una certa normalizzazione della situazione. Ovvero, sembra che un meccanismo di convivenza con il virus sia ormai ben avviato. L’ansia e’ inferiore. Le cautele superiori. Tamponi, mascherine, disinfettanti e controlli della temperatura sono ormai parte integrante della nostra vita quotidiana. Gli ospedali sono ben attrezzati. La capacita’ di testing e’ dappertutto notevole e i risultati relativamente veloci. E come piu’ volte detto la gente si abitua a tutto. In circa 9 mesi sono morte circa 960k persone a seguito del virus. E circa altre 41,5 milioni per altre cause.
In settimana sono stati pubblicati i dati sulla produzione industriale nell’eurozona di luglio che hanno visto un incremento del 4,1% rispetto al mese precedente. Meno del +9,5% registrato in giugno ma sempre positivo. Si chiude inoltre il gap rispetto al 2019, che passa dal -12% in giugno al -7,7% in luglio. In generale continua il miglioramento ma e’ essenziale non si ritorni, come gia’ detto, a politiche di lockdown in autunno. Noi crediamo che questo sia estremamente difficile e rimaniamo inoltre fiduciosi che uno dei 7 vaccini in fase tre a breve possa iniziare a essere somministrato. Ricordiamo che non c’e’ bisogno di vaccinare tutti per invalidare gli effetti negativi della pandemia ma basta focalizzarsi sui soggetti a rischio (anziani, personale ospedaliero, insegnanti, personale viaggiante e persone con patologie specifiche). Questo azzererebbe quasi i decessi e permetterebbe al mondo di normalizzarsi. Intanto lo Zew tedesco, che misura il sentiment degli investitori, continua a salire e raggiunge il massimo da 20 anni, segnale che gli “esperti” sono fortemente positivi sulla ripresa. Se la produzione industriale di luglio e’ un dato quasi vecchio, lo Zew e’ un dato molto attuale ma va preso con le pinze perche’ riflette esattamente dove e’ il mercato e gli “esperti” cambiano idea molto velocemente.
Con l’eccezione di India, Indonesia e Filippine, in Asia l’epidemia e’ sotto controllo. Intanto in Cina in agosto non solo la produzione industriale ma anche le vendite al dettaglio di agosto risultano piu’ alte di un anno fa (rispettivamente del 3,6% e dello 0,5%), un segnale che qui la normalizzazione e’ ormai avviata e il consumatore sta ritrovando la fiducia.
Se la tecnologia prende una boccata d’aria in borsa, l’entusiasmo per la materia sembra tuttavia ancora alto. Snowflake, la societa americana operante nel cloud, raddoppia durante il suo IPO (il piu’ grande IPO di una societa’ di software di tutti i tempi) , arrivando a valutazioni estreme (140x le vendite e 6 volte il valore dell’ultimo round di aumento di capitale all’inizio di quest’anno – la societa’ e’ in perdita). Unity Software, una piattaforma per video games, e’ salita del 44% a seguito della sua IPO. Una settimana prima dell’IPO il pricing doveva essere tra 32 e 42 usd. Quindi e’ stata prezzata a 52 usd, arrivando il primo giorno di quotazione a 75 usd (circa 40x le vendite 2019 – la societa’ e’ in perdita).
In settimana ha riportato Herman Miller, uno dei tre produttori di mobili per ufficio di alta gamma. I risultati sono stati ottimi, spinti dalla necessita’ di gestire meglio spazi e distanze all’interno del mondo del lavoro. Questa settima riporta Steelcase (il piu’ grosso dei tre). Knoll, che oltre a mobili per l’ufficio produce anche arredamento iconico di lusso, riporta in ottobre.
Settimana prossima da segnalare negli Usa i risultati di Nike e il tanto atteso battery day di Tesla.
Back