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Settimana interessante. Cina a parte, dati macro confortanti. Marea di risultati aziendali generalmente molto buoni. Il mercato ha reagito tiepidamente con le società che hanno riportato trimestrali ottime e negativamente con tutti gli altri. Noi crediamo sia una risposta stereotipata ad una serie di fattori che vengono percepiti come indicatori della fine del ciclo borsistico e che rappresenti un’opportunità per allungarsi su temi sottovalutati durante un pull back estivo. Questo sulla base del fatto che vediamo un ciclo molto lungo che proseguirà anche dopo che la domanda legata alla fine lock down si sarà esaurita, spinto da un new deal infrastrutturale inevitabile. Il debito? Fino a che gli interessi sono sostenibili e permane il supporto politico non rappresenta un problema.
Abbiamo pensato questa settimana di proporvi giusto due parole sulle le società che hanno riportato e che abbiamo in portafoglio per dare un’idea concreta di dove siamo in termini di risultati, percezioni e soprattutto valutazioni.
Glaxo. Revisione al rialzo degli utili del 10%. Il titolo tratta a 12,5x gli utili del 2022 e paga un dividendo superiore al 5%. Tra pochi mesi procederà allo spin off della divisione consumer. È uno dei primi titoli del fondo NEF SDG, nel trendSDG Pandemie ed Epidemie (2,4%). Il titolo è rimasto pressoché invariato in settimana.
Orange. Risultati in linea con segnali di accelerazione della crescita in quasi tutti i mercati a parte la Spagna dove svalutano un po’ di asset intangibili a causa di un mercato che rimarrà ancora sotto pressione per 12/18 mesi. Questo è un atto dovuto e contabile, senza riflessi sul cash. Titolo conferma sostanziosa remunerazione per gli azionisti e i primi risultati delle iniziative sui contenuti. È uno dei primi titoli del fondo NEF SDG, nel trendSDG 5G (2,7%). È anche presente nella Nicchia 5G del fondo Pharus Asian Niches (1,1%).
Titolo -1% in settimana.
Panasonic. Forte sorpresa positiva con risultati che battono del 30% le stime sull’utile netto. La società molto cautamente aspetta il prossimo trimestre prima di aumentare i target per quest’anno. Se la divisione batterie per auto elettriche di Panasonic valesse sull’utile operativo i multipli della cinese CATL questa divisione varrebbe da sola tre volte quello che oggi vale Panasonic. Va fatto notare che l’utile operativo che Panasonic realizza sulla divisione batterie è solo il 20% dell’utile operativo del gruppo. La società è esposta a diverse aree con potenziale grande crescita futura: aria condizionata, automazione, 5G, ADAS, sistemi di entertainment per aerei, IOT. Il titolo vale 10x gli utili, 4,5x l’EBITDA, 1,5x il patrimonio netto tangibile ed è senza debito. È uno dei primi titoli del fondo NEF SDG, nel trendSDG Electric Mobility (2,7%). È il primo titolo del fondo Pharus EMN, nella Nicchia Celle al Litio (9,4%).
Panasonic lascia sul terreno il 4% in settimana.
Hitachi. Risultati migliori sulle vendite e in linea sugli utili. Buone guidance. La società è ormai al 40% di software e servizi legati alla digitalizzazione. Lumada, la parte core di questo business, è cresciuto del 38% rispetto al primo trimestre 2020 e la società prevede di chiudere l’anno con una crescita superiore al 40%. Hitachi tratta a 8x EV/EBIT e 10,5 P/E. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG Infrastrutture per il Lavoro (1,1%).
In settimana ha perso oltre il 4%.
BT. Cresce in tutte le divisioni a parte quella globale, sicuramente non centrale alla sua strategia e comunque recuperabile. Lascia le guidance invariate. Vale 4,7x l’EBITDA e 9x gli utili. Il patron di Altice, Patrick Drahi, uno che investe i propri soldi e sul settore qualcosa ci capisce, ha recentemente comprato circa il 12% della società sopra questi prezzi. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG 5G (1,7%). È anche presente nella Nicchia 5G del fondo Pharus Asian Niches (1,2%).
BT perde in settimana il 6%.
RCS – IlSole24Ore. Entrambi riportano dati molto forti. Digitalizzazione avanzata, costi ridotti, stabilizzazione della diffusione, ripresa della pubblicità e riconoscimento da parte del social operator dei ricavi legati all’utilizzo dei loro contenuti. Per RCS le opzioni di vendita della Spagna e monetizzazione del Giro d’Italia sono sul tavolo. Non è da escludere una fusione tra le due società. Le società sono su una traiettoria che le dovrebbe portare a trattare sotto le 3x l’EV/EBITDA il prossimo anno. RCS è presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG Informazione Trasparente (0,8%). Entrambi sono presenti nella Nicchia Internet Victims del fondo Pharus Asian Niches (rispettivamente 0,9% e 1,6%).
Entrambe invariate in settimana.
Bangkok Bank. Spostandoci in Tailandia, Bangkok Bank, la più grossa e una delle più solide istituzioni bancarie del paese, riporta dati rassicuranti visto il contesto economico del paese legato ancora al Covid. Le sofferenze più basse del previsto con una copertura del 190%. Cost-income ratio sotto 50. Titolo a 0,4x il patrimonio netto tangibile sebbene abbia un ROTE sostenibile ben sopra il 10%. La Tailandia con questo ritmo di vaccinazioni dovrebbe riaprire completamente a ottobre. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,25%).
Il titolo è sceso del 2% in settimana.
Bank Danamon. In Indonesia ha riportato il trimestre Bank Danamon, un istituto bancario controllato da MUFJ, il primo gruppo bancario giapponese. Grazie all’entrata di MUFJ gli impieghi salgono e il costo del credito continua a scendere (3,9%) e i margini di interesse a salire. Le sofferenze stanno al 3% e sono coperte al 177%. Il profitto è aumentato del 18%, anno su anno. Il CAR (capital adequacy ratio) è del 26,5%, superiore a BCA la più grossa e solida banca indonesiana che tratta a 3,7x il patrimonio netto tangibile, 23x gli utili, 1% di dividendo e costo del credito a 1,5% (quindi difficilmente comprimibile). Bank Danamon tratta a 0,5x il patrimonio netto tangibile e 8x gli utili di questo difficile anno. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,3%).
La società ha perso il 4% in settimana.
Telefonica Deutschland. Rivede stime al rialzo e fa intravvedere crescita dopo una lunga fase di decrescita. La società vale 4,4x l’EV/EBITDA. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG 5G (0,25%).
Ha perso il 7% in settimana.
Sumitomo Mitsui. Belli i risultati di una delle più importanti banche giapponesi. La società riporta un ROE normalizzato del 7,8% nonostante valga 0,45x il patrimonio netto tangibile. Loan to deposit 55%. Basso costo del credito. Capitale solido. Dividendo vicino al 6%. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,4%).
Il titolo è sceso dell’1% in settimana.
Sanofi. Risultati 10% sopra consenso. Rialza guidance e dà un positivo update sulla pipeline. La società vale 12x gli utili 2022 e paga un dividendo stabile del 4%.
La società ha perso il 2% in settimana. E’ presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG Pandemie ed Epidemie (1,1%)
Nokia. Sorprendenti i risultati di Nokia che riporta un significativo aumento dei margini, aumento in buona parte mantenibile per tutto l’anno. La società può sembrare non troppo value otticamente a 8x l’EBITDA e 17x gli utili di quest’anno. Tuttavia, se si scava e se escludiamo la divisione che gestisce i brevetti, Nokia ha un margine operativo del 5%, ridicolo per una società tecnologica leader in molti segmenti indispensabili alla tanto discussa digitalizzazione. Un ulteriore aumento dei margini è probabile. Le aspettative sul 5G rimangono tiepide in termini di investimenti e riteniamo ci siano ampi margini per sorprese. L’uscita di Huawei permette il ritorno di una competitività sana. Infine un’ultima considerazione che può sembrare avulsa dal contesto, ma la facciamo lo stesso: una variazione dell’1,5% di Apple, società che vende per lo più telefonini di lusso, equivale alla perdita o guadagno di market cap superiore alla capitalizzazione di tutta Nokia, uno dei 4 soggetti che inventano, costruiscono e mantengono le infrastrutture hardware e software telefoniche mondiali. Fa pensare… Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG 5G (2%). È anche presente nella Nicchia 5G del fondo Pharus Asian Niches (2,2%).
Il titolo davanti ad una revisione dei margini del 30% per l’anno sale del 4% in settimana.
Takaoka Toko. La società riporta numeri molto buoni in settimana e ottime guidance. Takaoka Toko è una società che produce e mantiene equipment elettrico. E’ controllata al 30% da Tepco, la più grande utility elettrica giapponese che è anche il suo maggiore cliente e fornisce una certa visibilità al fatturato. La società produce e mantiene anche fast charger per EV e qui è leader di mercato in Giappone con il 30% di market share. Takaoka Toko tratta a 10x gli utili di quest’anno e circa 0,5x il patrimonio netto tangibile. Capitalizza in borsa circa 200 mln di USD e possiede circa 100 mln di usd in net cash. Paga circa il 4% di dividendo. È presente nella Nicchia Orphan Companies del fondo Pharus Asian Niches (0,4%).
Scende del 2% in settimana.
Carrefour. Belli i risultati che mostrano finalmente il suo primo mercato, la Francia, in decisa ripresa. Oltre 1 bln di free cash flow nel 2021 con stock buy back di 200 mln euro e dividendo vicino al 4%. Aspettavamo questi segnali da oltre 5 anni… Il titolo tratta a 10x gli utili e 4,5 l’EV/EBITDA. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG Allevamenti Responsabili (2%).
Il titolo è sceso del 3% in settimana.
Credit Suisse. Risultati tutt’altro che brutti per Credit Suisse. La società non ha certo potuto beneficiare della bonanza dell’investment banking nel trimestre, ma è riuscita, come UBS, a mantenere intatto il suo franchise nel wealth management, il suo gioiello, in particolare in Asia e negli USA. Inoltre la società ha portato il suo CET1 a 13,7% e il suo CET1 leverage ratio al 4,2% (UBS 3,7%), abbassando drasticamente il profilo di rischio. Oggi Credit Suisse gestisce quasi un trilione di USD (UBS 1,3 trn) e vale, normalizzando i risultati per la nuova gestione, 8x gli utili (UBS 10x) e 0,55x il patrimonio netto tangibile (UBS 1,1x). Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (1,6%) e nella Nicchia Internet Victims del fondo Pharus Asian Niches (1,2%).
La società ha perso il 4% in settimana.
BNP. Risultati molto buoni, 26% sopra consenso, per buona parte derivante dalla qualità del credito. Tutte le divisioni del suo diversificato business model si sono comportate bene. Il CET1 a 12,9%, sopra le previsioni. Tratta a 0,6x il patrimonio netto tangibile per un ROTE del 9%. Dividendo all’8% in crescita. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (1,2%) e nella Nicchia Internet Victims del fondo Pharus Asian Niches (0,5%).
Su risultati così buoni il titolo è riuscito a salire solo del 2%.
Engie. La società ha riportato bei risultati con EBITDA del 3% sopra consenso e ha alzato le guidance per l’anno. Nonostante dividendo e forti investimenti il debito economico su EBITDA è sceso. La società tratta a 6x EV/EBITDA e 11x gli utili di quest’anno, con un dividendo del 6%. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG Energie Rinnovabili (1,7%).
Engie è scesa del 5% in settimana.
Natwest. Risultati molto buoni. Business noioso e prevedibile, focalizzato su mutui e la clientela corporate. Basso costo del rischio e costi sotto controllo. E’ una storia di ritorno di capitale all’azionista di maggioranza, il Tesoro britannico. CET1 sopra il 18%. Possibilità di distribuire oltre 8bln £, o 1/3 della capitalizzazione entro la fine del 2023 attraverso dividendi e buy back, iniziando già da questo semestre. Quindi valore e buon supporto tecnico per il titolo. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,3%)
Il titolo è salito del2% in settimana nonostante la sorpresa legata alla distribuzione.
Mizuho Financial Group. La terza banca giapponese riporta anch’essa bei dati, sopra le attese degli analisti, ma conferma prudentemente le guidance per l’anno. Costo del credito basso e continua discesa del costo del personale. Continua anche la graduale discesa dell’enorme portafoglio azionario di proprietà, che dal 2015 si è dimezzato ma risulta comunque ancora oltre 1/3 della capitalizzazione della società, elemento che lega fastidiosamente l’andamento delle banche giapponesi al loro mercato azionario di riferimento. La società tratta a un P/E di 7,6x per quest’anno e a 0,45x il patrimonio netto tangibile. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,3%)
Il titolo ha perso il 4% in settimana.
Central Glass. Piccolo conglomerato giapponese che produce elettroliti per batterie al litio partecipato da Silchester. Il titolo riporta dati superiori alle attese, con un rialzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno dell’87%. La società tratta poco sopra i 10x gli utili e a 0,55x il patrimonio netto tangibile. Il dividendo è stabile grazie al fatto che la società non ha debito e corrisponde al 3,5%. Presente nel fondo Pharus EMN, nella Nicchia Elettroliti (1,1%).
Il titolo ha perso l’1% in settimana.
Renault. Reddito operativo triplo rispetto alle previsioni e senza assorbimento di cassa, come invece anticipato dagli analisti. La società ha anche dato guidance di margine operativo per l’anno in linea con questa prima gloriosa metà. Intanto la partecipata Nissan riporta bene e promette un recupero significativo dai depressi livelli attuali. Valutando la partecipazione in Nissan a mercato la società vale meno di 1x il reddito operativo e il FCF 2022 e 2x il 2021. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG Electric Mobility (0,4%). È il primo titolo del fondo Pharus EMN, nella Nicchia Aree Satellite (3%).
Il titolo dopo tali risultati ha guadagnato solo lo 0,3% in settimana.
Pfizer. Ottimi risultati di Pfizer che beneficia dei vaccini Covid e supera consenso analisti di oltre il 10%. La società vale 10x gli utili con vaccino Covid e 13,5x senza. Riteniamo molto probabile la necessità di un booster a settembre o più avanti. Se non sarà cosi, crediamo che comunque il mercato potrà rallegrarsi sebbene Pfizer in quel caso abbia un upside più limitato e dipendente dalla pipeline. 13,5x gli utili comunque non sarebbe un multiplo eccessivo per una società con una pipeline così vasta. Pfizer paga il 4% circa di dividendo. È presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG Pandemie ed Epidemie (0,7%).
È salita del 2% in settimana.
Barclays. Ottimi i dati di Barclays che sorprende sia in termini di utile (+50% vs consenso su minore costo del rischio ma non solo), che di capitale (15,1 CET1), che di distribuzione (500 mln £ di buy back). La società tratta a 0,6x il patrimonio netto tangibile vs un ROTE sostenibile superiore al 9%. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,7%)
Il titolo è salito del 4% in settimana.
Unicredit. Risultati +40% sopra consensus, anche qui con un netto miglioramento sul costo del rischio, ma anche su margine di interesse e commissioni. Capitale molto forte a 15,9% CET1. La società tratta a 0,4x il patrimonio netto tangibile con un ROTE del 4,5%. La possibilità di far crescere la redditività è la storia di Unicredit e il modo più veloce è usare il grande eccesso di capitale per comprare a poco la parte buona di MPS. Facendo anche la figura del salvatore. Paga un dividendo del 4%. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,7%).
E’ salita del 5% in settimana.
Telecom Italia. Esclusa una costosa multa che ha pesato sul cash, la società ha riportato risultati leggermente migliori. Dopo anni di competizione selvaggia crediamo che il mercato si stia perdendo dentro false paure. L’Iliad di Drahi non inizierà un’altra battaglia sul fisso. Dopo aver ricomprato le minorities della sua società con un premio del 60% gestirà la società per produrre cash. E anche se volesse, il regolatore non permetterà a un reseller di indebolire l’incumbent che deve investire in network. Esclusi gli altri business la società italiana vale sul mercato quasi nulla. La leva è potenzialmente eccezionale e il downside limitato. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG 5G (1%). E’ anche presente nella Nicchia 5G del fondo Pharus Asian Niches (0,4%).
Titolo invariato in settimana.
Shinhan Financial Group. Secondo Gruppo bancario coreano. Risultati 16% sopra il consenso. Cost to income ratio sorprende in positivo arrivando al 42%. Costo dei crediti deteriorati solo 19bps. La società tratta a 0,5x il patrimonio netto tangibile pur con un ROE sostenibile del 9% ed essendo la banca più solida in Corea (CET1 > 16%). Il P/E è sotto 5X e il dividendo sopra in crescita e vicino al 6%. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,25%)
Il titolo è salito del 2% in settimana.
BCP. Risultati pre-accantonamenti buoni ma accantonamenti legati alla litigation in Polonia molto pesanti. Una banca portoghese molto redditizia e ben gestita con una controllata polacca che, come le altre banche polacche, deve accantonare molti soldi tutti i trimestri per il settlement legato all’annosa vicenda di mutui in franchi svizzeri, avidamente sottoscritti dai retail polacchi e poi giudicati nulli quando il franco svizzero si mise a salire furiosamente. Il settlement era atteso ad aprile ed è slittato per l’autunno e dovrebbe risolvere il problema e permettere il graduale rerating di una banca che tratta a 0,3x il patrimonio netto tangibile pur avendo potenzialmente un ROTE a 2 anni del 10%. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG La Buona Banca (0,7%)
Il titolo è sceso del 3% in settimana.
Orange Belgium. Crescita dell’EBITDA del 6% per Orange Belgium che continua a svilupparsi sul fisso, rosicando market share a Telenet. Il titolo ha fatto un pull back dopo la fine dell’offerta di acquisto delle minorities a 22 euro da parte di Orange che ora ha quasi l’80%. Crediamo che il prossimo anno possa arrivare un’offerta molto più succosa e intanto ci godiamo un dividendo vicino al 4%. Dopo averla data in offerta, sul pull back a 19 euro l’abbiamo riacquistata per il fondo NEF SDG, trendSDG 5G (0,4%).
La società è salita dell’1% in settimana.
Enel Chile. Enel Chile riporta gli unici risultati deludenti della settimana tra i titoli che abbiamo in portafoglio. Una situazione idrologica congiunturale negativa ha portato alla produzione di poca energia idroelettrica (la società ha una capacità di base al 77% di origine rinnovabile), capacità che è stata integrata con acquisto sul mercato aperto spot che risente dell’alto prezzo delle commodities. Tutto questo, unito ad una serie di altri elementi eccezionali, ha portato a un povero trimestre di Enel Chile. La società tratta a 6x gli utili, 1,1 il patrimonio netto tangibile e ha un dividendo del 7%. Presente nel fondo NEF SDG, nel trendSDG Energie Rinnovabili (1,4%).
Il titolo è sceso del 3% in settimana.
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